La musica parla con una lingua ma in molti dialetti.

Robert Fripp


ALUNNI IN DIFFICOLTA' 

Nella realtà di Vigasio riteniamo la musica un canale di comunicazione non verbale, un momento di aggregazione e di superamento delle diversità (bambini con difficoltà di apprendimento, bambini di varie etnie) e un indispensabile completamento della formazione dello studente.

L’ingresso della musica nella scuola, nel progetto qui presentato, non dovrà quindi avvenire all’insegna del predominio del fare e “saper fare” sopra il “pensare e saper pensare”.

Il "fare" servirà a promuovere un’esperienza più diretta della musica, tuttavia  tale esperienza non sarà disgiunta dalla capacità di riflessione e di critica, ossia comprendere, costruire e criticare argomentazioni, sulla musica stessa.


AIUTARSI

Incontrarsi,  confrontarsi e aiutarsi tra alunni di età diverse diventa una sorta di gioco dei ruoli, dove "piccoli" e "grandi" si ascoltano e si scambiano vicendevolmente le esperienze musicali preparate.

Laddove vi sono difficoltà oggettive di apprendimento e di relazione, l'incontro, per gli alunni in difficoltà,  diviene momento in cui lo star bene a scuola attraverso i codici di comunicazione non verbale favoriscono l'accoglienza e il sincero aiuto reciproco.